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Il posizionamento di uno stimolatore midollare è una tecnica in grado di ridurre la sensazione di dolore che arriva al cervello. Questa tecnica prevede l’impianto di un piccolo apparecchio (generatore) simile ad un pacemaker, sotto la cute a livello sopragluteo. Collegato ad esso vi è un cavo (elettrodo) posizionato nelle vicinanze dal midollo spinale nel cosiddetto spazio epidurale. Tramite impulsi elettrici opportunamente studiati, questo apparecchio è in grado di interferire con la trasmissione del dolore. Questa procedure è indicata nei casi di dolore cronico lombare o degli arti che non è possibile controllare con il solo utilizzo di farmaci o con altre tecniche
Cos’è uno stimolatore midollare?
La stimolazione generata dal vostro impianto SCS, non ha lo scopo di eliminare la causa del vostro dolore, ma ha la capacità di interferire con il segnale che arriva al cervello in modo da provocare un sollievo dal dolore. L'intervento è diviso in due fasi.
1. Nel primo intervento verrà posizionato l’elettrodo nel vostro spazio epidurale e sistemato in modo tale che una delle estremità sia nella zona del midollo che corrisponde all’area per voi più dolente. Durante il posizionamento vi verrà infatti richiesto di confermare che l'area stimolata corrisponda a quella da voi desiderata. Per questo motivo l’intervento viene eseguito in anestesia locale con una sedazione parziale in modo tale da poter avere da voi la massima collaborazione. L'altra estremità dell’elettrodo verrà fatta fuoriuscire dalla cute del vostro addome con una speciale medicazione e collegata ad un generatore esterno. Questa fase si chiama “Fase Trial” ovvero fase di prova e ci permette di verificare i risultati prima di effettuare un impianto definitivo.
2. Nel secondo intervento un generatore di impulsi, verrà posizionato sotto la cute del vostro addome. Il generatore sarà impostato esattamente come quello esterno. Il generatore ha la forma di un quadrato di circa 4cm per lato ed 1cm di spessore. Questo generatore rimarrà in sede per un minimo di due anni e dovrà essere sostituito al termine della vita della batteria. La durata della batteria dipende dalle impostazioni e dall’energia richiesta per avere una stimolazione sufficiente nel vostro specifico caso.
Lo scopo dello stimolatore è quello di ottenere una riduzione del dolore di almeno il 50% e comunque di comportare un miglioramento soggettivo della qualità della vita. Se lo stimolatore non dovesse produrre i risultati attesi o non dov’esse essere tollerato, potrà essere rimosso in qualunque momento, anche dopo il periodo di prova, senza nessuna conseguenza ad eccezione delle cicatrici sulla cute.
Gli apparecchi SCS utilizzano diverse tecniche di stimolazione per ottenere il risultato richiesto. Alcuni generano una sensazione di formicolio che si sovrappone al dolore presente nell’area da trattare, altri invece utilizzano alte frequenze di stimolazione o una diversa tipologia di impulso chiamata “burst” che maschera la sensazione di dolore senza provocare formicolii. Sarà il vostro medico a decidere quale tecnica utilizzare sulla base delle vostre necessità.
Associato al vostro apparecchio, avrete a disposizione un telecomando che si collega senza fili al vostro generatore e vi permetterà di gestirne in parte le funzioni. Inoltre gli stimolatori di ultima generazione sono risonanza compatibili e possono avere una batteria ricaricabile che permette una maggiore durata nel tempo di diversi anni. Prima di essere dimessi dall’ospedale, riceverete uno specifico addestramento dove vi verrà spiegato cosa è possibile fare con questo telecomando e come ricaricare la batteria dello stimolatore.
Chi è candidato al posizionamento di un SCS?
L'impianto di uno stimolatore midollare è rivolto a quei pazienti con dolore cronico che non hanno ricevuto sufficiente beneficio dalle terapie conservative, ovvero dalle terapie mediche con medicinali e da altre terapie chirurgiche di primo livello come infiltrazioni o radiofrequenze. Devono essere inoltre escluse patologie suscettibili di chirurgia maggiore.
Un impianto SCS è indicato nei seguenti casi:
• Dolore cronico agli arti superiori o inferiori: dolore persistente causato da malattie degenerative come artrite, stenosi del canale vertebrale o da danni alle radici nervose o ai nervi
• Failed back surgery syndrome: fallimento di uno o più interventi alla colonna vertebrale nell'alleviare il dolore generato dalle radici nervose o dalla colonna stessa, e senza che ci sia indicazione ad ulteriori interventi
• Altri: angina, arteropatia obliterante o altri disturbi vascolari, sclerosi multipla o danni al midollo spinale.
di seguito il link per visualizzare la procedura di impianto di un neurostimolatore midollare
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